Viviana Varese, la chef stellata che aiuta le donne

Ha inaugurato poco più di due settimane fa la prima pasticceria-gelateria all’interno del Mercato comunale di Isola a Milano, un piccolo negozio in cui lavorano donne che si sono rivolte all’associazione Cadmi (Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano) per uscire dalla terribile spirale della violenza.
IO SONO VIVA, così si chiama la pasticceria, è un progetto fortemente voluto dalla chef Varese che da anni si batte per i diritti delle donne e per la comunità LGBTQ+. La chef, consapevole dell’importanza di far riguadagnare dignità e indipendenza economica attraverso il lavoro, ha assunto cinque donne di età compresa tra i 23 e i 50 anni

NON TUTTI I MASCHI VENGONO PER NUOCERE

Non tutti i maschi vengono per nuocere – lo st♂rytelling che non ti aspetti è una mostra itinerante che avrà luogo in primavera in alcune città italiane. La prima tappa del tour sarà lo Spazio Labò, nel quartiere Isola di Milano.
In questo pezzo si racconta di questo progetto che si sta pian piano plasmando. Abbiamo scelto di farlo proprio oggi, 25 novembre, in questa giornata così importante, perché vogliamo unirci al coro di tutte quelle voci che intendono dire basta a ogni forma di violenza contro le donne. Parlare di donne dal punto di vista di uomini che vogliono abbattere i pregiudizi legati alla violenza di genere oggi assume ancor più un valore importante

GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo intervistato tre donne molto diverse tra loro ma unite dalla convinzione che solo lottando pacificamente le donne potranno godere dei diritti che meritano e smettere di essere vittime di violenze fisiche e psicologiche.
La prima è Liana Gukasyan, artista armena residente a Milano; la seconda è Virginia Pishbin, medico di origine siriana, attivista a favore dei diritti e della libertà delle donne iraniane, e la terza è Mariangela Tedde, insegnante alle superiori a Sassari, giornalista pubblicista, direttrice di Spazinfiniti e collaboratrice di Telegi. Ha scritto il libro Fiera Libertà

RICORDANDO LE PARALIMPIADI

Abbiamo ancora nelle orecchie le urla di gioia di tutta l’Italia per la vittoria nella finale del campionato europeo di calcio, abbiamo ancora negli occhi le immagini dell’Olimpiade di Tokyo, che si sono concluse con un ragguardevole bottino di medaglie conquistate dai nostri atleti, abbiamo il cuore che ci palpita ancora per la vittoria nella finale del Campionato europeo di Pallavolo femminile e ancora possiamo ricordarci i recenti sussulti per i trionfi di altri nostri atleti che hanno partecipato ai Giochi delle Paralimpiadi a Tokyo 2020, disputate quest’anno causa del Covid-19.
L’Italia non solo si è fatta onore in questa particolare competizione mondiale, ma ha vinto così tante medaglie, ben 69, da superare abbondantemente quelle ottenute in Brasile a Rio de Janeiro 2016 (allora furono 39: 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi). Ci siamo piazzati al nono posto con 69 medaglie: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.
Da notare che l’Italia ne ha conquistate 11 in meno della ottava Nazione, ma ben 50 in più della decima.
Questi i dati tecnici di un’Olimpiade che sicuramente rimarrà sia negli annali sia nella storia di tutto lo sport italiano e che noi a distanza di un paio di mesi vogliamo ricordare con voi e riflettere sul significato di queste competizioni e sull’eccezionale valore di questi atleti sotto tutti i punti di vista

I giovani iraniani sognano libertà e diritti

Ebrahim Raisi è stato appena eletto nuovo presidente dell’Iran. Abbiamo ascoltato Virginia Pishbin, sostenitrice e simpatizzante della Resistenza iraniana, e membro dell’associazione Giovani iraniani residenti in Italia, per illustrarci chi è il presidente appena eletto

INCHIESTA – IL BRUTTO AFFARE DEI LAGER BOSNIACI

La lotta per i diritti degli animali sembra procedere verso importanti conquiste, i volontari della Onlus Prijedor Emergency svelano mondi preoccupanti. Da anni si battono per salvare cani e gatti destinati al mercato nero o a una morte violenta nelle strutture più tristi e incivili d’Europa

Fumo passivo: i danni per la salute e per l’ambiente

Poco tempo fa vi abbiamo anticipato che, fra le tante motivazioni che hanno portato a un primo passo verso una Milano smoking-free, c’è sicuramente quella dei danni causati dal fumo passivo. Tutti noi continuiamo a pensare erroneamente che le pesantissime conseguenze del fumo passivo riguardino esclusivamente i bambini che crescono in famiglie di fumatori o chi è avvezzo alla dipendenza dalla nicotina. Convinzione errata. Ecco il perché

VIVA LA DONNA SEMPRE!

Impropriamente chiamata Festa della donna, oggi in realtà si celebra la Giornata internazionale della donna, istituita cento anni fa come Giornata internazionale dell’operaia. L’origine di questa giornata, secondo una leggenda, sarebbe legata al voler rendere omaggio a donne operaie morte l’8 marzo del 1908 in una fabbrica di abbigliamento a New York in cui a perdere la vita furono ben 129 donne. In realtà non abbiamo tracce che documentino con certezza tale avvenimento. Di sicuro si sa che tre anni dopo, sempre a New York, il 25 marzo del 1911, nella Triangle Shirt Waist Company di Manhattan, divampò un incendio in cui persero la vita 146 lavoratori che erano, per la maggior parte, giovani donne. Si trattava di un’azienda che produceva camicette da donna dove le operaie svolgevano turni massacranti ed erano sottopagate. Nel 1909, negli Stati Uniti, da parte del Partito socialista, nacque l’idea di istituire una Giornata internazionale della donna. La proposta fu accolta l’anno seguente da Clara Zetkin, politica tedesca, in occasione dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista in corso a Copenaghen. Zetkin è una donna che ha dedicato l’intera vita all’emancipazione della donna teorizzando la liberazione delle donne dalla sudditanza maschile come elemento determinante per l’emancipazione del proletariato. Accadde però che fino al 1921 i diversi Paesi scelsero giorni differenti per celebrare questa Giornata. Solo a Mosca, proprio nel 1921, durante la Seconda conferenza delle donne comuniste, l’assemblea decise di istituire la data dell’8 marzo come Giornata internazionale dell’operaia, in ricordo della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo (1917). Infine, Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, invitò gli Stati membri a dichiarare un giorno all’anno Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale

Milano smoking-free: una prospettiva che cambierà la metropoli

Da pochi giorni è ormai ufficiale l’inizio del nuovo Regolamento per la qualità dell’aria che apre un percorso ecologico innovativo fatto a piccoli passi, ma destinato a cambiare radicalmente la vita dei milanesi. Non si tratta solo di non poter fumare più in alcuni luoghi pubblici, ma di un cambio completo di mentalità, che nel tempo stravolgerà la vita sociale della città. Quali conseguenze ci saranno per la salute dei cittadini e per l’economia stessa? Abbiamo fatto qualche ipotesi