“Inter – Due stelle sul cuore” uscirà nelle sale italiane il 19 settembre prossimo e resterà al cinema sino al 25 settembre compreso. Tutti i tifosi e gli appassionati dell’Inter potranno assistere alla visione di un film che ripercorre e celebra le tappe più significative dell’incredibile stagione calcistica che ha fatto conquistare alla squadra e al club Nerazzurro la seconda stella. Un vero e proprio viaggio attraverso interviste esclusive ai calciatori, a Mister Inzaghi, e a una serie di artisti innamorati di questa grande squadra.
Il film è prodotto da Filmmaster in collaborazione con Red Joint Film e Inter Media House. Diretto da Carlo A. Saigon, “Inter – Due stelle sul cuore” è distribuito al cinema da Nexo Studios con Radio 105 come radio partner. I media partner sono La Gazzetta dello Sport e Coming Soon.
Da interista sfegatata mi ritengo fortunata ad aver avuto la possibilità di vederlo in anteprima. Ecco qui le mie impressioni
di Valeria Cudini
Devo dire la verità: il film “Inter – Due stelle sul cuore” è realizzato molto bene ma è assolutamente, come in effetti credo volesse essere, in primis un film dedicato ai tifosi interisti. Del resto non poteva che essere così trattandosi di una totale celebrazione della società, della squadra e dei giocatori. E non fraintendetemi: non c’è vis polemica in quanto sto dicendo. Perché va preso atto che, tranne che a un appassionato nerazzurro, questo film non credo interessi. Ed è giusto che sia così. Regia e montaggio sono molto ben fatti, la scelta delle interviste, gli aneddoti raccontati dai calciatori sono molti divertenti. Bellissima la ricostruzione con le musiche e la tifoseria della curva durante le partite più significative della stagione e dei momenti salienti che hanno portato alla conquista della seconda stella. Devo dire che mi sono divertita e anche molto emozionata.
È interessante vedere come i calciatori, che per noi sembrano irraggiungibili, quasi fossero di un altro pianeta, abbiano voluto invece mostrarsi in tutta la loro umanità e freschezza di giovani, con i loro scherzi, le loro paure e/o malumori. Così noi spettatori riusciamo a sentirli ancora più vicini ed è una sensazione che, almeno a me, fa stare bene.
Molto curato il sonoro del film: dai cori della curva a tutti i suoni ma anche i fragorosi rumori e urla dello stadio sapientemente intervallati dall’ottima scelta di musiche e dai commenti di grandi artisti. Dalla bellissima intervista a Ligabue, di cui abbiamo la fortuna di risentire la performance allo stadio per celebrare la vittoria dello scudetto, alle parole del regista Salvatores, che ci racconta con la maestria del grande narratore come è diventato tifoso dell’Inter, all’attrice Matilde Gioli, che mette a nudo la sua anima interista sino ad arrivare a Rose Villain cantante amatissima dai più giovani che ci fa sentire tutto il suo amore per questa squadra.
Il film dà anche spazio a una ricostruzione storica di un Inter del passato che ci mostra una Milano molto diversa da quella di oggi ma non per l’incrollabile fede calcistica dei suoi tifosi.
Ampio spazio viene dato al derby di Milano del 22 aprile che segna la vittoria anticipata dello scudetto e della seconda stella proprio in casa del Milan. E ovviamente buona parte del docu-film è dedicata ai festeggiamenti del 28 aprile che hanno visto un numero impressionante di tifosi seguire in festa il pullman dei calciatori sino in piazza Duomo (si stimano 350mila persone).
Alla proiezione stampa per i giornalisti era presente il presidente Beppe Marotta che, visibilmente emozionato pur avendo visto questo film già alcune volte, ha speso parole molto belle per la sua Inter e per i suoi tifosi. Ha sottolineato il potere del cinema nel ricordare un’impresa a suo avviso storica e definendo il film qualcosa che rimarrà nel patrimonio della squadra come una “cassaforte piena di contenuti e di valori […]. La storia di una squadra, l’Inter, che attraverso il rispetto di valori importanti quali la passione, la cultura del lavoro, il senso di appartenenza raggiunge degli obiettivi straordinari”.