Eccoci di nuovo a voi a presentarvi il quarto racconto dei premiati del concorso di scrittura creativa ispirato alla foto che vedete qui sotto. Oggi pubblichiamo il racconto di Anna Martinenghi dal titolo Metaimmagini.
Premiamo Anna Martinenghi con la pubblicazione del suo racconto perché:
Hai saputo stupirci con un gioco di scatole cinesi e di suggestioni che ci raccontano più mondi. Universi fatti di vita vissuta, di creatività, di sogni, di frustrazioni. Racconti e fai vedere quotidianità e pensieri insieme concreti e astratti. Stai in equilibrio perfetto tra l’immaginifico, il reale e l’ironia. Accosti stili differenti e immagini prosastiche ad altre poeticissime. La lingua è per te una collana di perle che infili e sfili a piacimento e quello che arriva a noi è preziosissimo. Complimenti Anna!
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Metaimmagini
Fotografo persone che scattano fotografie. Sono un ladro di istanti già rubati. Quelli bravi le chiamerebbero meta-immagini, ma a me non importa. A me piace guardare negli occhi degli altri, vedere quel che scelgono di guardare. Perché la fotografia è un ritaglio di realtà, un riquadro in cui entra qualcosa e in cui tutto il resto rimane fuori. Di questo ragazzo conosco solo la schiena dritta, la giovinezza che gli tende i muscoli delle braccia, la maglietta arancione come il sole che sta infilando nel suo telefono, accanto al diluvio di altre immagini che ognuno di noi si tira appresso. Forse è venuto fin quassù per fumare di nascosto, come facciamo tutti. Forse voleva farla finita buttandosi giù da questo parallelepipedo di cemento e acciaio in cui lavoriamo come criceti nella ruota, facendoci chiamare creativi. Poi ha visto il tramonto, che gli si è incollato addosso come un uovo rotto e non ce l’ha fatta. La bellezza i criceti li fotte sempre. Così il contratto a progetto con cui non arriva a fine mese, il “prendiamoci una pausa” di lei che ama, ma di cui teme le conseguenze dell’amore, il sogno di mandare tutti affanculo e andare in California o aprire un chiringuito a Ibiza sono rimasti fuori. Dentro è rimasto solo il sole. Un cliché tremendo e irresistibile. Opera dell’unico creativo vero. Chissà chi è. Il ragazzo intendo. Non m’importa. Mi tengo il bottino, la sua visione che moltiplica la mia e miei dubbi. L’unica certezza è che dovrei smettere di fumare.
Anna Martinenghi
Anna Martinenghi è nata a Soncino (Cr) in una notte di neve del 1972.
Nel 2007 ha vinto il concorso indetto dalla casa editrice EDIZIONI CINQUEMARZO di Viareggio, pubblicando la sua prima raccolta in versi liberi “DIDASCALIE” a cui sono seguite la silloge “NUDA” (2009) – “PAROLE POVERE” (2010).
Nel 2010 a seguito della vittoria della XXI edizione del concorso letterario organizzato dall’associazione culturale “Il paese che non c’è” di Bergamo ha pubblicato la silloge “FOTOSENSIBILE” con l’editore Franco Colacello di Bergamo.
Nel 2011 la nuova raccolta di poesie “IL CIELO DI SCORTA E ALTRE OFFERTE DELLA SETTIMANA” è stata segnalata durante il premio nazionale “SCRIVERE DONNA 2011” presieduto dalla poetessa Maria Luisa Spaziani, tale raccolta è stata poi pubblicata nel maggio 2013 dalla casa editrice Linee Infinite di Lodi.
Nel 2013 con il testo teatrale “HABLA CON EVA” vince il premio PORTALE SIPARIO nel Concorso “Autori Italiani” organizzato dalla Fondazione Teatro Italiano ‘Carlo Terron’ di Milano in collaborazione con la rivista SIPARIO.
Nel 2017 ha pubblicato la raccolta di racconti “SEI TROPPO GRANDE PER CAPIRE CERTE COSE” Edizioni del Gattaccio – Milano.
Nel 2020 con Giorgia Ferrari e Chiara Nobilia ha curato l’antologia poetica CON-TATTO in risposta al Covid19.
Nel 2021 vince il premio Bukowski nella Sezione poesia.