“Game of Thrones”, maratone e libri per i suoi 10 anni

Dalla maratona su Sky all’attesa del prequel ma non solo. In libreria riflessioni filosofiche sulla serie dei record…

di Delia Casali

Sembra una vita fa e in effetti sono passati già dieci anni. Era il 17 aprile del 2011 quando su HBO è andata in onda la prima puntata di Game of Thrones. Nessuno si sarebbe aspettato il successo che ha avuto, nessuno avrebbe immaginato che proprio come i romanzi da cui la serie è tratta, Le cronache del ghiaccio e del fuoco di J.R. Martin, sarebbe entrata nella storia. Insomma, una serie speciale. Per questo fino al 23 aprile Sky le dedica un intero canale (il 111) e una maratona: la Sky Atlantic Maratone – Il trono di spade: The Iron Anniversary. Per l’occasione tutte le otto stagioni saranno ritrasmesse, arricchite da interviste inedite e contenuti speciali per celebrare un programma che ha fatto epoca.

Così, a quasi tre anni dall’episodio di chiusura (19 maggio 2018), Il Trono di spade torna a far parlare di sé.

Dal prequel a Got in libreria

Non si tratta solo dell’anniversario, però. Stanno anche per iniziare le riprese dell’attesissimo prequel che si chiamerà House of the Dragon e racconterà vicende e intrighi agli albori dei Sette Regni.

Non solo. È in libreria Dracarys, conversazioni metafisiche su Il trono di spade (Tabula Fati), una piccola raccolta di riflessioni su personaggi e temi della celebre serie tv. L’autrice, Virginia Perini, giornalista e scrittrice classe 1980, appassionata della saga, dopo un intenso scambio di opinioni su WhatsApp con un’amica, ha deciso di raccogliere tutti i pensieri e le analisi emerse, per condividerle con tutti coloro che hanno amato altrettanto la fiction.

Con sguardo filosofico ma spirito leggero si parla, per esempio, del cattivo Ramsey Bolton e dei motivi per cui può risultare una figura assolutamente originale oppure della regina Cersei con la sua morale “atipica”. Si riflette sui punti di contatto tra la serie tv e la società contemporanea (tanti), sul filo sottile tra realtà e finzione e, attraverso paragoni con altri prodotti cult del piccolo o grande schermo, come alcuni film di Quentin Tarantino, si intraprende un viaggio nella cultura di ieri e di oggi. «Mi hanno chiesto in tanti perché ho chiamato il libro Dracarys – racconta l’autrice -. Perché è la parola con cui Daenerys comanda ai suoi draghi di fare fuoco. Allo stesso modo mi piacerebbe “accendere” il dibattito e, perché no, la fantasia, portando avanti l’idea che cultura e pensiero possano trovare terreno fertile anche in alcuni ottimi prodotti dell’entertainment». 

Virginia Perini

Dracarys, conversazioni metafisiche su Il trono di spade

Tabula Fati

11 euro

Post Author: Valeria Cudini

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