Le Menti del Doppio Stato – Dagli archivi angloamericani e del servizio segreto del PCI, il perché degli Anni di piombo di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella è uscito alcuni mesi fa per Chiarelettere (348 pagine, € 19,00), e vanta una prefazione a cura di Giuseppe Vacca, ex presidente della Fondazione Gramsci
di Francesca Ratti
Ho sempre avuto una passione sfrenata per la storia, in particolare quella italiana e straniera degli anni Settanta, e con tutto ciò che avesse a che fare con gli Anni di piombo.
Quando mi si è presentata l’occasione di poter leggere e recensire in nuovo libro di Mario José Cereghino, saggistae studioso di archivi anglosassoni, e Giovanni Fasanella, giornalista e ricercatore, sono stata felicissima.
Il volume Le Menti del Doppio Stato raccoglie l’inchiesta svolta dagli autori, effettuando ricerche presso gli archivi britannici di Kew Garden, quelli americani e quelli italiani della Fondazione Gramsci al fine di ricostruire l’intricata e sottile trama tessuta nell’ombra, da molte agenzie di spionaggio, ufficiali e non, per destabilizzare l’equilibrio socio-politico italiano.
La storia del nostro Paese, infatti, negli ultimi settantacinque anni è stata costellata di imponenti manipolazioni volte al mantenimento degli equilibri interni ed esterni garantendo la permanenza italiana nell’Alleanza Atlantica e nell’Unione Europea.
Emerge così l’esistenza di un vero e proprio Deep State, uno Stato occulto, un doppio Stato, creato dagli angloamericani in Italia, del quale Cereghino e Fasanella disvelano l’origine e le premesse che ne hanno permesso lo sviluppo e il radicarsi.
Si tratta di un’inquietante rete che ha realizzato “covert operation” (operazioni coperte), realizzate addirittura “sotto falsa bandiera” per innescare sul suolo italiano un conflitto civile, che avrebbe proseguito quello del biennio 43-45, con il conseguente intervento militare degli Alleati per neutralizzare il Partito Comunista e i primi governi della Repubblica Italiana, appena nata.
Le Menti del Doppio Stato rivela le collaborazioni intercorse in maniera clandestina tra una schiera di personaggi che si collocano sulla sottile linea d’ombra tra servizi segreti, malavita, massoneria, reducismo ed estremismo politico e gli organismi dell’intelligence americana e del Regno Unito.
L’attività occulta di questa composita organizzazione “doppia”, ha avuto il suo prosieguo negli Anni di piombo attraverso nuove generazioni di terroristi e nonostante alcune battute d’arresto causate dal cambiamento della situazione internazionale, non è mai cessata completamente.
Le manovre occulte del Deep State attraversano i decenni della storia italiana, passando dal mancato attentato al governo Bonomi, ai falliti attentati contro De Gasperi e Togliatti al fine d’impedire il compromesso storico, arrivando al terrorismo mafioso degli anni Novanta.
In tal modo, i registi al più alto livello delle trame nascoste, i complici segreti, i veri mandanti hanno potuto agire indisturbati nel Paese, portandolo dal periodo postbellico a uno costellato di oscurità e incertezza, che ha coinciso con gli Anni di piombo, la strategia della tensione e lo sfioramento della guerra civile, senza mai essere scalfiti realmente dalle indagini della magistratura, che pure ha intravisto la verità dietro a menzogne ben celate.
Le Menti del Doppio Stato è un libro che, attraverso una scrittura per nulla accademica nonostante l’argomento possa portare a crederlo, ma al contrario avvincente e immersiva, ci porta a scoprire segreti inconfessabili della nostra storia inaccessibili fino a poco tempo fa, con uno stile che risulta a tratti cinematografico e che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.