È uscito il 26 novembre scorso per Chiarelettere, L’Italia Immobile – Appalti, Burocrazia, Corruzione – I rimedi per ripartire (226 pagine, € 16,00), il nuovo libro di Michele Corradino, presidente di sezione del Consiglio di Stato, già Commissario dell’Autorità nazionale anticorruzione e capo di gabinetto di diversi ministeri
di Francesca Ratti
Dal suo punto di vista privilegiato, Corradino racconta, in questo volume, il panorama degli appalti in Italia, spiegando in modo chiaro e dettagliatamente, facendo ricorso a esempi reali, le macro lacune di un sistema che negli ultimi anni è stato più volte normativamente riformato.
L’autore ci accompagna in un viaggio attraverso la corruzione, le procedure farraginose, che fanno sì che burocrati pavidi abbiano il timore di firmare l’avvio di esecuzione lavori per non rischiare di trovarsi sotto inchiesta proprio a causa dell’eccessiva difficoltà d’interpretazione dei regolamenti.
Il nuovo Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore nel 2016, infatti, avrebbe avuto il compito di rendere più trasparenti le procedure di controllo e la selezione delle offerte. I risultati sperati, però, son stati ben presto disattesi, osservando le risultanze dei numeri.
Non bisogna pensare che gli appalti rappresentino un campo d’azione avulso dalla realtà quotidiana dei cittadini, tutt’altro.
Corradino nella sua disamina ci fa comprendere come, prendendo per esempio vicende tratte dalla cronaca, dagli appalti dipendano la produzione, l’innovazione, l’occupazione e la sicurezza del nostro Paese, insomma, la qualità della vita di ogni cittadino.
“ Gli appalti non solo rappresentano una buona fetta del Pil nazionale, ma hanno una forte incidenza diretta sulla nostra vita: su come sono fatte le strade che percorriamo, le scuole nelle quali studiano i nostri figli, i servizi di trasporto, i nostri ospedali” scrive l’autore, chiarendo in tal modo l’importanza di un argomento che al normale cittadino può sembrare così lontano dalla propria vita.
Michele Corradino in questo appassionante libro, inoltre, avanza delle idee e delle proposte atte a far sì che i duecento miliardi di euro in arrivo dal Recovery Fund vengano utilizzati realmente e in modo trasparente così da creare posti di lavoro e rimette in moto i cantieri e conseguentemente l’economia italiana.
L’autore riesce a rendere, con una scrittura semplice e chiara, accessibile a tutti, un tema che può sembrare a prima vista ostico, ma che, a mio avviso, è necessario approfondiscano e conoscano tutti, da cui non si può prescindere. Se come me amate scoprire cosa si cela dietro i meccanismi che governano la nostra vita, non potete assolutamente perdere questo libro!