Oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, noi di #alpassocoitempi vogliamo stringerci idealmente in un abbraccio strettissimo a tutte le donne: a quelle morte ammazzate, a quelle segnate per sempre, sfigurate nel fisico e nell’animo, a tutte le vittime di stalking, a quelle donne che patiscono ingiustizie e violenze quotidiane più o meno grandi ricattate e minacciate, incapaci di difendersi e di denunciare, alle donne e alle bambine vittime di stupri, di matrimoni in tenera età, di pratiche barbare di mutilazione genitale. Vogliamo stringerci a tutte le donne che, come noi, hanno la fortuna di essere ancora esenti da una violenza manifesta, ma vittime esse stesse di una società che tutela le donne solo in parte. Siamo donne ma in primis siamo esseri umani. Ogni forma di violenza è una violazione dei diritti umani. Ricordiamolo sempre. Qui troverete qualche informazione su questa giornata, su alcuni eventi programmati per oggi e per i giorni a venire e, alla fine, un omaggio alle donne raccolto dalla voce della nostra Anna Martinenghi che ci ha donato molte delle sue poesie inedite su un tema così difficile da trattare. Buona lettura
di Valeria Cudini e Francesca Ratti
Poesie inedite di Anna Martinenghi
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dopo la risoluzione dell’Onu del 1999 in cui si precisa che, per violenza contro le donne, si intende “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.
L’istituzione di una giornata dedicata a un tema così scottante parte dall’assunto che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
La giornata segna l’inizio dei sedici giorni di attivismo contro la violenza basata sul genere che si estendono fino alla Giornata dei diritti umani del 10 dicembre. All’interno di questi 16 giorni promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, ci sono altre date importanti da citare: il 29 novembre, la Giornata internazionale dei difensori dei diritti delle donne e il 1° dicembre la Giornata mondiale contro l’AIDS.
Ogni anno in occasione della Giornata internazionale contra la violenza sulle donne sono numerosissime le iniziative nel mondo e nel nostro Paese. Quest’anno, a causa del coranavirus, la mobilitazione cresce online.
Alcuni appuntamenti a Roma, Pavia e Milano
A Roma fino al 10 dicembre le fontane si illumineranno di arancione per dire no alla violenza contro le donne.
Sempre a Roma, il Gio delle università della Capitale, l’Osservatorio Interuniversitario sugli Studi di Genere, ha organizzato un corso di aggiornamento e formazione sul tema della violenza di genere: fino al 15 dicembre.
Gli Stati generali delle donne, invece, hanno attivato una campagna di raccolta fondi di modo che Villa Gaia, a Pavia, diventi un luogo in cui ospitare le donne vittime di violenza in condizioni di difficoltà economica e sociale.
L’AIW (Association for the Integration of Women) ha lanciato l’iniziativa “Basta silenzio” in collaborazione con la Caritas. Consiste nella produzione di mascherine con messaggi contro la violenza. Il ricavato sarà destinato ai progetti d’integrazione delle donne migranti promossi dall’associazione. Si proseguirà poi negli ultimi due sabati di novembre con incontri di riflessione sulle reazioni emotive e psicologiche alla violenza curati dal Centro attività psicosomatiche.
C’è poi, anche se nella versione online, l’edizione 2020 del Festival Cinema e Donne dal titolo Realiste e visionarie. Seppur online lo scopo è sempre di offrire uno sguardo al femminile su temi di grande attualità. Tutte le informazioni sul sito.
A Milano abbiamo le Panchine rosse a Gratosoglio e alla Fabbrica del Vapore e il Progetto Scarpette rosse all’Ortica: sette stazioni, dall’Ortica al quartiere Cimiano, dove sono state installate scarpette rosse e targhe commemorative dedicate alle donne vittime di violenza durante il periodo del lockdown.
Le scarpette rosse sono il simbolo di ciò che le donne provano e il sangue delle violenze subite dagli uomini. Le targhe commemorative servono a ricordare la storia della violenza
Si è mobilitata anche la rete Non Una di Meno Milano con una conferenza stampa che si terrà oggi 25 novembre alle 15.30 per denunciare i numeri legati ai femminicidi e agli stupri e in cui si parlerà della definizione della Zona Fucsia, ovvero quella legata un altro virus pervasivo e letale: il patriarcato.
È stata poi organizzata una mostra d’arte virtuale Voci di donna sempre per sensibilizzare sulla violenza contro le donne. Le opere in mostra, realizzate da artiste donne che indagano l’oggettificazione del corpo femminile, la violenza fisica e psicologica, l’isolamento delle vittime e l’incomunicabilità del dolore, che avrebbero dovuto essere esposte nella sala Montani della Casa dei Diritti di Milano, saranno esposte sul sito e sulle pagine social di Ihaveavoice.
Denunciamo la violenza e celebriamo le donne con le poesie di Anna Martinenghi
Noi di #alpassocoitempi urliamo il nostro NO gigante a ogni forma di violenza contro le donne unendoci a tutti coloro che si stanno mobilitando in questo senso.
Sono molti gli artisti che in varie forme hanno fatto, scritto o detto qualcosa di importante sulle donne e sulle violenze che hanno subito. Fare una selezione non è facile – per fortuna in molti si sono espressi a favore e in tutela delle donne.
Ecco perché abbiamo fatto una scelta precisa: affidarci alle parole poetiche della nostra Anna Martinenghi che ci ha donato e messo a disposizione con grandissima generosità alcune sue poesie proprio centrate sulla violenza adoperata sulle donne.
Un grande regalo perché sono tutte inedite.
Un regalo per tutte noi donne, per ricordarci quanto siamo importanti, per trovare sempre la forza di denunciare le violenze subite o viste subire.
Perché crediamo in una società che possa sostenerci ed evolversi sempre di più verso una cultura della non violenza a qualunque livello.
Restiamo umani!
Le poesie di Anna Martinenghi
FAMMI DONNA
Fammi donna
Signore
anche quando
mi copriranno con un velo
quando mi bruceranno
sulla pubblica piazza
Fammi donna,
anche se nessuno
mi chiamerà
mai
“mamma”
quando
sarà più difficile
scegliere di essere
soggetto e non
oggetto
Fammi donna
anche se
mi chiuderanno porte in faccia
anche quando le rughe
mi faranno scomparire
agli occhi degli uomini
Fammi donna Signore
e lasciami credere
in un Dio
che sia anche
femmina
PRIMA LE DONNE E I BAMBINI
Prima le donne e i bambini
in questo gioco al massacro
in cui tutti perdono
e nessuno vince
Prima le donne e i bambini
a cancellare dalle favole
principi azzurri
e l’uomo nero
Se il sesso forte
è acido sul volto
ossa rotte
anime offese
parole come botte
ti amo da morire
e non da vivere
cercherò sempre
il sesso debole
di chi ama davvero
Prima le donne e i bambini
che diventino uomini
non belve
e imparino il rispetto
non la violenza
Altrimenti
si salvi davvero
chi può
AUGURI E FIGLI MASCHI E SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
Speriamo che sia femmina
in un paese dove non si muore di parto
che la rispetti dalla nascita
che non la consideri un peso
Speriamo che sia femmina
e non venga venduta
barattata
infibulata
promessa sposa a 8 anni
Speriamo che sia femmina
e possa studiare
trovare un lavoro
esprimere il suo pensiero e la sua arte
Speriamo che sia femmina
e non una merce
e non solo un corpo
Speriamo che sia femmina
e del suo corpo faccia un uso consapevole
e della sua mente faccia un uso consapevole
Speriamo che sia femmina
e non venga picchiata
insultata
stuprata
uccisa da chi diceva di amarla
Speriamo che sia una persona
in uno stato di diritto
amata e capace di amare
nata maschio o femmina
per andare incontro al suo destino
DONNE SENZA FESTA
Come sono belle le donne stanche
coi capelli arrotolati in testa
le scarpe basse
le gambe schiette
Come sono belle le donne stanche
alberi da mille braccia
e i bimbi intrecciati fra le mani
Come sono belle le donne stanche
le ore piene di fretta
un filo di trucco
un filo di rossetto
fili ingarbugliati
in giornate complicate
Come sono belle le donne stanche
le borse sotto gli occhi
la roba da stirare
donne senza festa
Come sono belle le donne stanche
le cose da fare
le cose che non faranno mai
vuote di sé
ma piene
di tutto ciò
che si può
NON SI CONTANO PIU’
Non si contano più
occorrono dita di troppe mani
mani sui volti
mani addosso
mani che strappano il cuore dal petto
…Biancaneve e il Cacciatore
ma la neve non è più bianca
e il cacciatore ha le dita insanguinate
Non si contano più
mani giunte
che pregano di non farlo
mani sulla bocca
mani che frugano
stringono
soffocano
Non si contano più
storie che diventano cronaca
violenza che si fa abitudine
nomi che diventano numeri
da contare
sulle dita di quelle stesse mani
che ci sono state date
per accarezzare…
DELLE DONNE
Delle donne
le mani disegneranno il tuo viso
imparato a memoria
in notti di febbre e carezze
Delle donne
la voce ti darà il coraggio
di essere uomo nei fatti
e non nelle parole
Delle donne
le braccia ti costruiranno un nido
porto protetto dove tornare
Delle donne
la bellezza ti darà alla testa
sogno e bisogno di gioventù
domanda e risposta
di una vita intera
Delle donne
il cuore sarà sparso
pegno nel pugno
centro del bersaglio
Delle donne
i fianchi saranno di conforto
salde parentesi
contro ogni dubbio
Delle donne
il ventre sarà casa e nostalgia
del mondo l’origine e il ritorno
TI AMO DA MORIRE
Ti amo da morire
dicevi
e sono morta
perché mi amavi da uccidere
Ti amo da impazzire
dicevi
ed è stata pazzia
che incendia case
carica proiettili
affila coltelli
sfigura volti
ammazza i figli
Non dirlo più
quell’amore
e nemmeno
che senza me non puoi vivere